Non nati 5/5

Durata lettura: molto corta

Il ritorno a “casa” dei tre ragazzi fu particolare.
Tutti e tre hanno superato l’esame senza problemi, ma una volta usciti di lì Elia e Lorenzo si sentivano … strani. Diversi. Si guardavano intorno come bambini appena nati, come se tutto ciò che li circondasse fosse nuovo; Samuel invece era cupo e molto più silenzioso del solito.
Il viaggio di ritorno è stato silenzioso per tutti però. Elia se ne stava con la testa bassa, pensieroso; Lorenzo si guardava costantemente le mani con sguardo leggermente confuso; Samuel guardava il finestrino concentrandosi sul cielo.
Nessuno diceva nulla. Tutti loro erano persi nei loro pensieri.
<<Sono passato comunque.>> ha annunciato Elia quando la macchina si stava parcheggiando <<Voi?>>
<<Anche io.>> è stata la risposta di entrambi.
Una volta tornati il direttore ha detto loro che presto sarebbero partiti per il DSC, probabilmente nell’arco di due settimane. Nell’orfanotrofio ci fu una gran festa d’addio sia per Lorenzo che per Samuel, e sebbene in pochi si ricordassero di Elia decisero di salutare anche lui in quel modo festoso, specie dopo l’ultimo mese che ha passato insieme a loro.
Tutti quanti però hanno notato che quei tre erano cambiati. Lorenzo ed Elia erano molto più attenti ai dettagli, molto più schizzinosi del solito, molto più ordinati del solito, e molto più … lamentosi.
Elia aveva iniziato a lamentarsi di molte cose, dallo sporco quasi impercettibile sulle insenatura delle porte al fatto che molti dei ragazzi camminassero in modo desincronizzato; Lorenzo pure sembrava infastidito da moltissime più cose di prima, però si teneva le sue considerazioni per sé.
Non era la prima volta che una cosa del genere accadeva comunque. Tutti quelli che hanno superato l’esame di ammissione del centro, dagli atleti pluripremiati ai “primi della classe”, hanno detto di essersi sentiti diversi dopo averlo superato.
Quando arrivò il giorno della partenza Samuel Elia e Lorenzo si erano “abituati” alla loro nuova situazione, ed erano pronti a partire per questa nuova e inaspettata avventura.
Lorenzo guardò con occhi quasi lucidi i suoi amici, specie quelli che ha visto crescere o con cui è cresciuto e miracolosamente evitato l’adozione, e li ha abbracciati uno per uno perché sapeva che molto probabilmente non li avrebbe più rivisti.
Anche Elia li ha salutati con amarezza. In quel mese e mezzo passato lì dentro ha stretto nuove amicizie e ha anche riallacciato i rapporti col suo vecchio rivale in amore, Giacomo. Ha detto a tutti che sarebbe tornato a salutarli dopo i cinque anni di studio del DSC, ma in fondo al cuore sapeva che non lo avrebbe fatto. Sapeva che non sarebbe tornato.
Quando la vettura che li avrebbe portati al centro di studio è venuta a prenderli Elia ha salutato gli altri con un “arrivederci”.
Ma noi sappiamo che il fato è stato parecchio crudele con loro.
Quello era un “addio”. E solo Elia se ne era reso conto.