Luna nuova 2/3

Durata lettura: corta

La biblioteca non è niente di speciale. C’è pure molta gente dentro, quindi è un posto relativamente “sicuro”. Samuel fa quello che deve fare senza troppa difficoltà: seguendo gli stessi passi che fa nel sogno, raggiunge la libreria dedicata a tutti i libri che iniziano con la lettera R.
Lo trova curioso. Le biblioteche che conosce lui sono suddivise in argomenti, questa invece in lettere.
Entro dentro. Oltre a lui e ai suoi amici, che non sanno il perché sono lì (Samuel non gli ha detto dei sogni) ci sono un paio di altri adulti. Le luci sono belle forti, e ci sono delle finestre ben in vista. Niente di pericoloso.
Samuel raggiunge il punto in cui nel sogno prendeva il libro rosso … e lo trova. Un libretto tascabile e rosso. Non ha un titolo, e aprendolo nota che non ci sono scritte. È vuoto.
Nel sogno lui se lo mette in tasca e se ne va, ma questo non è un sogno. Non può portarselo semplicemente via, quindi va dalla bibliotecaria per chiedere se fosse possibile prendere in prestito il libro.
Qui scopre che il libro in realtà non appartiene alla biblioteca, non è registrato, è vuoto, non ha un nome … e così, dopo un po’ di attesa, Samuel ha avuto il via libera a portarselo con sé. Sembrava un semplice taccuino dopotutto, forse perso da qualcuno.
Uscendo dalla biblioteca i suoi amici hanno proposto di dirigersi in luoghi un po’ più divertenti di quello, ora che Samuel aveva finito quello che doveva fare. Il ragazzo però si sentiva la tasca pesante, come se avesse una granata al posto di quel libretto, quindi si rifiuta e dice che deve tornare a casa di corsa.
E lo fa. Dopotutto Samuel legge il libro solo quando torna a casa, non prima. Forse è per questo che il libretto è vuoto.
Durante il ritorno Samuel è terrorizzato però. La copertina è rossa, di un rosso scuro come il sangue. Che sia un libro demoniaco? Avrebbe senso. Il colore è quello. Gli effetti pure. Lui non crede in quelle sciocchezze ma dopo mesi di sogni costanti e strani il suo livello di scetticismo è molto basso.
Si domanda se sta facendo la cosa giusta. Non vuole portare a casa una possibile fonte di sofferenza per la sua famiglia. Ha visto troppi film horror per capire come vanno a finire quelle cose.
Si domanda se gli conviene dare il libro a un prete o qualcosa del genere. Avrebbe senso? Il prete lo prenderebbe per matto probabilmente. E se buttasse il libro in un cassonetto della spazzatura? E se lo bruciasse? Cosa accadrebbe? Che sogni farebbe?
Ha paura.
Alla fine, però, torna a casa. Si chiude in camera sua. Accende le luci e apre bene le finestre, non vuole assolutamente rimanere da solo e al buio con un possibile libro posseduto, e poi, anche se il suo cuore sta battendo forte, se lo tira fuori dalla tasca.
Come sospettava è cambiato.
Ora il libro ha un titolo.
Si chiama: “luna rossa”.