Terzo giorno – 2/3

Durata lettura: molto corta

Quando esco dal bagno mi lavo rapidamente le mani per abitudine, dopodiché me le asciugo sui pantaloni e raggiungo Lorenzo, che mi stava aspettando sul corridoio. Ha lo sguardo perso nel vuoto, eppure sembra … concentrato.
<<Ehi?>> dico io prendendo la sua attenzione <<Ti sei addormentato?>>
Lorenzo scuote la testa e mi mette a fuoco <<Stavo vedendo dei video.>> mi dice.
<<Video?>>
Lui sospira e tira fuori dalla sua tasca il telefono <<Guarda>> mi dice <<là fuori c’è il finimondo. Fred aveva ragione. La gente si sta ammazzando.>> e mi mostra un video dove delle persone apparentemente normali si avventano su altre persone, altrettanto “normali”.
<<Ma che …?>> lancio uno sguardo stranito a Lorenzo <<Stanno litigando per qualcosa?>>
<<No. È pieno di video così. Sono tutti impazziti là fuori.>> risponde ritraendo il telefono <<Ed ho anche notato delle cose.>>
<<Tipo?>>
Lui mi guarda dritto negli occhi <<Hai presente la ragazza mora e un po’ bassina che stava con noi?>> mi domanda <<Si chiamava Jenny.>>
Io scuoto la testa <<Non la ricordo ma credo di aver sentito il suo nome da qualche parte.>>
<<Bene.>> Lorenzo sospira <<È morta. Avevamo portato il suo cadere di sopra ieri.>>
<<Di sopra?>>
<<Sì, dove c’è il treno. Li abbiamo tutti messi là i cadaveri.>>
<<Va bene … quindi?>>
Lui esita prima di parlare <<Le ho rotto il collo.>>
<<C … cosa?>> faccio un io un po’ confusa <<Le hai rotto il collo? Tu?>>
<<Sì.>>
<<Per sbaglio?>>
<<No. Prima. Durante l’attacco al bar.>>
<<COSA?>> esclamo io, e Lorenzo subito si porta l’indice davanti alla bocca per farmi segno di parlare piano.
<<Abbassa la voce cazzo!>> sibila.
<<Scusa, scusa.>> dico io sussurrando <<Ma in che senso le hai rotto il collo prima?>>
<<Nel senso che era insieme alle sagome nere ieri. Ha scavalcato la finestra e ha preso di mira Luca. Lui … lui pensava fosse Jenny. Cioè era lei. Cioè … >> Lorenzo sospira e scuote nuovamente la testa <<lei lo ha ucciso. Andrea, quello che ora sta dormendo, le è saltato addosso perché sapeva che non poteva essere Jenny. Luca ha provato ad aiutarla però, quei due erano cugini. E Jenny lo ha ucciso.>>
<<Cazzo …>> commento io.
<<Già. Andrea l’ha fermata poi. E io le ho rotto il collo.>>
<<Oddio … ma che … che significa?>>
Lorenzo scuote ancora la testa <<Non lo so. Però Jenny ha continuato a muoversi anche col collo rotto. Per fermarla abbiamo dovuto fare un casino. Andrea le ha fatto a pezzi la testa, il cranio era in frantumi, aveva le scarpe tutte sporche di sangue … >>
<<Oh cazzo …>> dico a questo punto, ma con un tono ben diverso <<che … oh no. No. Che stai cercando di dire?>>
<<Non lo so. Però è andata così. Continuava a muoversi anche col collo rotto. E poi aveva gli occhi … neri.>>
Io deglutisco <<Neri?>>
<<Tutti neri. Hai presente quelle foto dove le persone hanno gli occhi tutti quanti colorati di nero, per farle sembrare più spaventose?>>
<<Oddio … tipo i fantasmi, cose così?>>
<<Esatto. Lei li aveva così, tutti neri. Per questo Andrea le è saltato subito addosso. Luca invece … cioè lo sapeva che lei era strana, l’ha visto il cadavere ieri, e l’ha anche detto che sapeva che non era Jenny, però … non voleva ucciderla. Cioè voleva provare a parlarle.>> Lorenzo si passa una mano sulla faccia <<È stato un colgione e basta.>>
<<Mi … dispiace.>>
<<Lascia perdere.>> lui scuote la testa e si infila il telefono in tasca <<Senti, ormai ho capito che il mondo sta andando a puttane. Questa sera credo che moriremo, ne sono sicuro. Quindi … quindi questa cosa la devo sapere. La devo fare.>> mi guarda dritto negli occhi <<Vado sopra.>>
<<Sopra … intendi dal treno?>>
<<Sì.>>
<<Dove hai portato i cadaveri?>>
<<Sì.>> ripete lui.
Io rimango in silenzio. Non so cosa dire, però una cosa è certa: se muore lui sono morta anch’io. A questo punto tanto vale seguirlo.
<<Vengo con te.>>
Lui per un attimo sembra volermelo impedire, poi però annuisce <<Va bene.>> risponde<<Di qua. Fai piano.>>