Scelti 5/5

Durata lettura: molto corta

Axel è entrato in camera con in mano una gabbietta per catti, e senza troppe storie mi ha preso al volo (ho provato a fuggire) e mi ci ha infilato dentro.
Per quanto offensiva possa essere questa cosa non ho fatto molta resistenza. Già sapevo che sarebbe finita così, avevo notato l’acquisto poco tempo fa e avevo sentito Axel e sua madre parlarne.
Spero solo di non annoiarmi a morte qui dentro.
Lo vedo mentre si veste di tutto punto per la partenza, e con lui c’è anche la cugina che è già bella vestita. La ragazza gli sta consigliando cosa mettersi, anche se la maggior parte della sua attenzione sta venendo rubata dal suo telefono.
Fanno colazione in cucina, e una volta pronti recuperano i loro zaini, le valige e anche me.
Ci sono saluti baci e abbracci, e una volta fuori di casa quella ad aspettarli è una grossa e automatica macchina dallo stesso colore dell’avorio.
Loro saltano su, e si rendono conto che è una delle nuove macchine senza volante, pensata appositamente per trasportare dalle quattro alle sei persone senza che nessuno debba guidare.
A bordo ci sono soltanto loro due però, che occupano il lussuoso spazio come meglio credono.
<<Benvenuti in un veicolo di trasporto della Divine Tech Company! Mettetevi le cinture, il viaggio durerà ben cinque ore.>> dice una voce robotica <<Potete richiedere una sosta quando volete! Basterà premere il pulsante rosso che vedete sopra di voi.>>
<<Figo.>> sento dire da parte di Axel; purtroppo da qui dentro non riesco a vedere molto, non posso fare altro che rimanere in ascolto.
<<Dove siamo diretti?>> domanda Sofia con voce allegra.
<<Nel DSC H28.>>
<<H28?>> domanda Axel.
<<È il nome del centro di studio.>> spiega Sofia.
<<Il DSC H28 è stato creato in un isola artificiale del Mar Mediterraneo dalla Divine Tech Company, e offre a tutti i suoi ospiti il massimo livello di lusso disponibile!>> dice la voce <<Quindi allacciate le cinture e mettetevi comodi. Si parte!>>