Luna crescente 3/3

Durata lettura: corta

Samuel ha sonno. Leggere si fa sempre più faticoso. Ha chiuso la porta della stanza perché i genitori avevano spento tutto e il buio del corridoio lo inquietava. Ha chiuso anche le finestre adesso, di notte la temperatura si abbassa troppo.
Samuel è terrorizzato dall’idea di dormire però. Non vuole sognare. Non vuole fare incubi. Ma cosa più importante non vuole chiudere gli occhi e addormentarsi con un libro demoniaco in camera sua.
Non sa se è davvero un libro demoniaco … però sicuramente non è un libro normale.
Lo ha messo alla prova chiedendo di attrici famose ma il libro non ha dato risposta. A quanto pare i suoi “poteri” hanno un limite, non si può “spostare” troppo dal luogo in cui si trova.
Eppure i sogni che Samuel faceva lo perseguitavano anche quando si allontanava dalla città, come quando è andato in campeggio.
Chiede così di alcuni suoi amici, e anche in questo caso non riceve risposta. Chiedendo dei genitori, però, le pagine si riempiono di informazioni.
Anche chiedendo dei vicini le pagine si riempiono d’informazioni, e la cosa bella di queste “informazioni” è che sono cose che probabilmente neanche loro conoscono. Il libro dice addirittura la quantità di pensieri consci e inconsci che svolgono al minuto.
Incuriosito da questo fatto, Samuel ha iniziato a confrontare la velocità di pensiero sua con quella degli altri. Si è reso conto che bene o male tutti pensano alla stessa velocità, ma c’era un tizio al piano di sopra che pensava molto velocemente. Si domanda se quel tizio sia un genio, ma il libro lo descrive come un tipo qualunque che lavora in un supermercato.
Sfrutta tutta quella rapidità cerebrale nei videogiochi competitivi, dove i tempi di reazione sono molto importanti. Non è un uso improprio di quel vantaggio mentale però, perché secondo il libro lui non solo è soddisfatto della sua vita attuale, ma grazie ai videogiochi arrotonda bene il guadagno che già fa lavorando al supermercato.
Solo ora Samuel si rende conto che il libro fornisce informazioni sullo stato d’animo delle persone. Il libro sa se sono tristi, felici, arrabbiate, depresse … e così inizia ad analizzarle anche sotto questo punto di vista.
Parte da lui, che viene descritto come terrorizzato. Ed è vero, Samuel è terrorizzato.
Continua con sua madre. Lei viene descritta come “preoccupata per il figlio”. Le motivazioni? “Motivazioni religiose”.
Continua con suo padre. Lui viene descritto come “arrabbiato con l’allenatore di una squadra di calcio”. Non c’è bisogno di fare indagini aggiuntive, Samuel già sa di cosa sta parlando.
Alla fine però il sonno diventa troppo forte. Gli occhi gli si chiudono da soli. Deve dormire, non può sfuggire a quella sorte.
Allo stesso tempo Samuel non vuole dormire. Ha paura di quel libro. Come c’è scritto sopra, lui è terrorizzato.
Si alza in piedi e va in cucina. Il silenzio e il buio della casa un po’ lo spaventa. Non si sentiva così da quando era un bambino.
Si prepara un caffè, e bevendolo fa la sua scelta.
Se proprio deve dormire, preferisce farlo in un posto sicuro e pieno di gente.
Tipo i banchi della scuola.