Bot neri

“La curiosità uccide il gatto” dicevano. E avevano dannatamente ragione.
Quando è iniziata questa storia?
Ah sì … quel maledetto commento! Ero su Youtube a vedermi i soliti video perdi-tempo quando all’improvviso mi arriva una notifica, la risposta ad un mio commento. L’ho aperta e leggendo il messaggio non ho potuto fare a meno di rispondere.
Non mi definisco un “troll”, ma ammetto che amo provocare le persone su internet. “Edgelord” sarebbe il termine corretto per descrivermi, perché scrivo cose così estreme e fastidiose che gli altri si sentono costretti a rispondere, e da lì nasce spesso una lunga e snervante conversazione su un argomento che molte volte non è neanche importante.
Mi diverto a far arrabbiare quella gente, specie se è genta religiosa o nazionalista, i più facili da far infuriare.
Un po’ di tempo fa ho scritto un commento provocante al di sotto di un video, ma l’unico ad avermi risposto è stato un canale dal nome strano. Non ci ho fatto caso all’inizio, tutti hanno dei nomi “strani” su internet, ma quel canale lo cambiava continuamente.
Era un nome composto da lettere e simboli che non ho nella mia tastiera, e ogni volta i simboli erano diversi.
Io ho ribattuto alla sua risposta ovviamente. Pensavo di aver adescato un altro idiota senza cervello da prendere in giro per un po’. E lui è stato al gioco. Ha dato le risposte che io speravo, portandomi a scrivere esattamente ciò che volevo.
È difficile da spiegare, ma quando io provoco lo faccio spesso per attirare l’attenzione di qualcuno a cui esporre le mie opinioni. È una cosa infantile, ma è questo ciò che mi spinge a fare il “troll”. Voglio solo che qualcuno mi ascolti e dibatti con me.
Quel canale mi ha ascoltato, e rispondeva proprio come io volevo … come io speravo. Ogni sua risposta era un invito a continuare a scrivere, a continuare ad aprirmi.
Mi attaccava, ma non in modo diretto; si difendeva, ma spesso “ammetteva i propri sbagli”, facendomi provare soddisfazione e spingendomi a continuare a scrivergli; mi faceva domande subdole, pensate alla perfezione, domande che alla fine mi hanno portato a esprimere le mie vere ideologie e fantasie.
Ogni mio commento era più lungo di quello precedente mentre i suoi erano sempre della solita lunghezza …. ma me ne sono reso conto troppo tardi.
Era lui il troll alla fine.
Ma non un troll normale.
A mezzanotte mi è arrivato il suo ultimo messaggio.
“È stato un piacere parlare con te … Luca”.
A quel punto mi sono bloccato. “Luca”. Sapeva il mio nome! Ma non glielo avevo mai detto!
Ho iniziato a rileggere i messaggi per accertarmi di non averlo scritto per sbaglio, e facendolo mi sono reso conto che lui aveva cancellato tutte le sue risposte. La cosa strana? Mancavano anche i tag! Io lo avevo taggato, avevo taggato il nome del suo canale, ma su ogni mia risposta il suo tag mancava.
Ho così provato a cercarlo in modo diretto, ma non sono riuscito a trovarlo. Non mi ricordavo il nome del canale, e anche se lo avessi fatto non sarei riuscito a replicarlo con la mia tastiera.
Mi sono sentito preso in giro.
Umiliato.
Ma quel “Luca” … quel “Luca” mi tormentava. Come faceva a sapere il mio vero nome? Lo aveva preso dalla mia mail? No, neanche lì sta scritto. E allora da dove l’ha preso? Chi glielo ha detto?
Ho iniziato a fare delle ricerche fin dal giorno successivo perché avevo paura di essermi imbattuto in un qualche super hacker intenzionato a svaligiare il mio conto in banca, ma ogni risposta dava gli stessi risultati … è impossibile ottenere informazioni sensibili da un semplice commento su Youtube.
Ma allora come ha fatto a sapere il mio nome? Ha tirato a indovinare?
Ho fatto un ultimo tentativo scrivendo la mia esperienza su Reddit. Ho ricevuto poche risposte, metà delle quali prese in giro, ma una mi è rimasta impressa nella mente.
“Ti sei imbattuto in un black-bot. Un’intelligenza artificiale creata con l’unico scopo di spaventare le persone. Non preoccuparti, non è niente di grave, a molti capita dato che stanno diventando sempre più numerosi. In passato bazzicavano solo nel dark web, erano una sorta di scherzo… ma ora a quanto pare sono saliti in superficie. Se ti ricapita un’esperienza simile, fammelo sapere.”
Ho chiesto ulteriori spiegazioni, ma non ne ho ricevute.
Da quel momento in poi la mia attività su internet è calata di molto. Non rispondevo più alle persone. Non commentavo più sotto ai video. Per un po’ ho smesso di fare l’edgelord, e per un po’ mi sono anche dimentico di questo avvenimento … fino a quando non è capitato di nuovo.

C’è un gioco online da cui ormai non posso più disintossicarmi. Ogni giorno entro e mi faccio un paio di partite. Ho molti amici che ci giocano, e spesso parlo con loro usando la “chat vocale”.
Un pomeriggio qualsiasi volevo fare esattamente quello. Mettermi a giocare con un amico e spegnere per un po’ il cervello per distrarmi dal lavoro, ma quando ho aperto il client del gioco mi è arrivata una strana richiesta d’amicizia.
L’ho accettata in modo quasi automatico, ma il profilo che me l’ha mandata era molto … particolare.
In quel gioco più partite si fanno più si sale di livello. E ovviamente si parte dal livello uno. Beh … quel profilo era al livello sei. Ma a giudicare dalla sua cronologia non aveva mai fatto una partita. Mai.
Come ci è arrivato al sesto livello senza giocare?
Glielo hanno regalato? Ha comprato il profilo o qualche pacchetto speciale? Come ha fatto?
Gli ho scritto un messaggio per avere delle spiegazioni, ma lui non ha risposto … mi ha solo invitato a giocare insieme.
Gli ho scritto altre domande, ma lui continuava ad ignorarle. Voleva solo giocare con me, non voleva dialogare. Quell’atteggiamento era troppo strano, e così sono tornato su Reddit.
Ho scritto privatamente al profilo che mi aveva parlato dei black bot dicendogli che molto probabilmente mi ero imbattuto in un altra di quelle strane intelligenze artificiali.
“Un black bot all’interno di un videogioco? Interessante. Ignoralo e non accadrà nulla.”
Non mi ha detto nient’altro oltre a quello, e così ho deciso di indagare per conto mio.
Ho accettato il suo invito a giocare insieme, ma sono stato io a invitarlo questa volta.
È entrato nella mia “lobby” senza dire nulla.
Gli ho scritto nella chat della lobby, ma non ha risposto. Ho così avviato una partita, non sicuro di star giocando con un bot. All’interno del gioco però non ho più avuto dubbi: quello con cui stavo giocando non poteva essere umano, era troppo scarso.
Si muoveva a scatti come se avesse problemi di lag, aveva dei tempi di reazione lunghissimi e spesso si bloccava. Sembrava davvero di star giocando con un’IA di basso livello.
Al termine della partita, persa ovviamente, ho deciso di cacciarlo dalla lobby a causa della frustrazione che ho avuto nel giocare con lui; solo in quel momento mi sono reso conto che quel bot era entrato nella “chat vocale”.
Dopo averlo buttato fuori dalla lobby il suo profilo è scomparso. Ho pensato di essere stato bloccato inizialmente, ma andando nella cronologia delle mie partite ho notato che quella fatta col bot non era stata registrata.
Ho così provato a ritrovare quel profilo cercando su internet, ma non ne ricordavo il nome.
Tornando su Reddit e scrivendo al strano tipo interessato ai bot gli ho raccontato dell’evento, e le sue risposte mi hanno inquietato.
“Ci hai giocato?”
“Sì.”
“Non dovevi.”
“Perché? È pericoloso?”
“Ti ha invitato lui?”
“No, io.”
“Bene. Puoi ancora fare qualcosa allora.”
“In che senso?”
“Il tuo computer è compromesso. Scollegalo subito da internet e dalla corrente, usa il telefono. Domani ti chiamerà. Tu non rispondere. E se lo fai, non parlare.”
“Chi?”
“Non hai ancora scollegato il computer?”
“Sto rispondendo dal telefono.”
“Non è vero.”
Dopo quel messaggio non mi ha più risposto.
Io a quel punto ho scaricato un programma antivirus e ho tentato di ripulirmi il computer da eventuali infezioni informatiche, dopodiché ho continuato a fare ricerche sui black bot e la loro effettiva pericolosità.
Ho scoperto che cercando in profondità, cioè in siti non proprio legali, è possibile saperne di più. In un forum dalle discussioni molto controverse ho scoperto che esiste un sito interamente abitato da IA, un sito che a quanto pare le “genera”. Non si sa chi lo abbia creato, ma si teorizza che quel sito sia sfruttato dalle grande aziende per “allenare” le loro IA e migliorarle, e quindi le persone credono che i black bot vengano da lì.
Io non ci capivo molto di quelle cose. Non sono un informatico, e non avrei mai dovuto entrare in forum simili non essendo neanche un hacker o qualcosa di simile, eppure ero lì … a leggere di cose che forse è anche illegale divulgare.
Il giorno dopo è successo proprio quello che mi era stato detto sarebbe successo.
Ero a lavoro quando il mio telefono ha squillato, ed essendo circondato da amici e persone fidati non ci ho neanche pensato a rispondere.
<<Pronto?>> ho detto in modo deconcentrato, ma nessuno mi ha risposto.
Ho guardato lo schermo del telefono per vedere il nome del numero che mi ha chiamato, ma era uno “Sconosciuto”.
Ho staccato la chiamata e usando i dati del cellulare sono tornato su Reddit per scrivere all’unica persona che mi aveva dato attenzione; gli ho riferito gli ultimi accadimenti.
“Hai risposto alla chiamata quindi.”
“Sì.”
“Hai parlato?”
“No, non stava parlando nessuno.”
“Ma tu hai parlato? Hai fatto qualche tipo di rumore?”
“Ho detto ‘pronto’. Vale?”
“Sì. Hai sia risposto che parlato. Non dovevi.”
“E ora? Che succede?”
“Sei a casa ora?”
“No, a lavoro.”
“Bene. Non tornare a casa. Non andare neanche dalla polizia, è inutile. Conosco qualcuno che può aiutarti. Ma devi fare delle cose prima.”
“Perché? Che sta succedendo?”
Lui ha proseguito dandomi una serie di indicazioni da seguire per poter attirare l’attenzione di una piccolissima agenzia di moda. A detta sua quell’agenzia si sta dando da fare anche nel campo medico informatico e tecnologico, e può aiutarmi.
Io però non capivo. Ero spaventato, ma non sapevo il perché dovessi esserlo. Alla fine non era successo niente di strano. Capita spesso di ricevere delle chiamate “mute”. A chiamarmi poteva essere stato un uomo qualunque che però ha sbagliato numero. Perché spaventarsi per così poco?
Ero turbato e non sapevo bene cosa fare. Dovevo fidarmi? Di uno sconosciuto qualunque? Su internet è pieno di pazzi e gente che spara cavolate, e io ero proprio uno di quelli. Perché fidarmi? Non mi aveva dato nessun motivo per farlo.
Così non l’ho fatto.

Ero sospettoso. Il tizio di Reddit mi aveva detto di non tornare a casa né chiamare la polizia, e questo mi aveva fatto pensare alla possibilità che qualcuno fosse entrato in casa mia per rubare.
Sono tornato dal lavoro prima del dovuto accompagnato da degli amici, ma una volta tornato ho trovato tutto come l’avevo lasciato. Niente era stato spostato o manomesso. Il computer, la scrivania … ho addirittura controllato tutte le stanze dell’appartamento, armadi e mobili compresi, e non ho trovato nulla.
Per un attimo ho pensato che quel tipo non fosse altro che un troll, proprio come me. Una persona che si divertiva a prendere in giro e allarmare le altre. E così ho abbassato la guardia.
Ho cenato con gli amici, bevuto della birra, e poi… ho dormito.
Ammetto che al mio risveglio mi sono sentito un po’ strano però. Prima di tutto ho sognato di essere rinchiuso in camera mia, al buio, costretto a guardarmi nel mentre che dormivo sul letto in modo scomposto. Un sogno strano a dir poco.
Al mio risveglio poi ho avuto una fortissima e inquietante sensazione di essere stato spiato. Quella era una sensazione simile a quella che si ha quando si viene fissati costantemente da qualcuno, però era una sensazione rivolta al passato e non al presente … come se delle persone che non conoscevo mi avessero guardato per tutto il tempo per poi andarsene poco prima del mio risveglio.
Parlando del risveglio … anche quello è stato orribile. Ero nudo e non ricordavo il perché, inoltre il mio organo genitale mi faceva dannatamente male e le coperte erano tutte bagnate: avevo avuto una polluzione notturna.
Sono andato a farmi una doccia, e tornando in camera ho notato che i miei vestiti erano dentro all’armadio … perfettamente piegati.
Io il giorno prima era per metà ubriaco. Ho accettato di essermi ritrovato nudo a causa di quel fatto … ma i vestiti piegati? Non ricordavo neanche di essermeli tolti … e poi come potrei averli piegati se a malapena riuscivo a stare in piedi?
Ho iniziato a sudare freddo e ad avere paura. Questa volta per davvero. Provavo una paura che non sentivo da quando ero piccolo, la paura di non sapere a quale mostro stavo andando incontro nel camminare all’interno di una stanza buia.
Sono tornato su reddit e ho nuovamente chiesto aiuto a quel profilo, ma lui questa volta non ha risposto. Ho pensato che si fosse stancato di perdere tempo con me. Avevo ignorato ogni suo consiglio, e lui non aveva nessun reale motivo per aiutarmi, quindi quella decisione era comprensibile.
Ho però deciso di seguire le indicazioni che mi sono stati dati il giorno prima. Ho fatto le valige e chiesto ad un amico di poter passare un paio di notti a casa sua, dopodiché ho staccato il modem dalla corrente e spento il computer.
Salendo in macchina ho cercato informazioni sull’agenzia di moda di cui mi ha parlato il profilo su Reddit, ma non ho trovato molto a riguardo.
Proprio mentre stavo facendo quelle ricerche mi è arrivata una notifica: il tipo di Reddit finalmente aveva risposto.
“Scusa, dormivo. Quindi? Che volevi dirmi?”
Gli ho confessato tutto. Ho ammesso di non essermi fidato, di non averlo mai ascoltato e di aver dormito in casa mia. Gli ho raccontato del mio strano risveglio, della sensazione che ho avuto di essere stato spiato e anche del fatto che secondo me qualcuno era entrato di nascosto in casa dato che i miei vestiti erano stati piegati e messi nell’armadio.
“È grave. Cosa stai facendo adesso?”
“Sto andando a casa di un amico. Dormirò lì per un po’. Mi sono preso un po’ di giorni di ferie. Spero di poter risolvere questo casino per quando finiranno.”
“Male, molto male. L’agenzia che ti ho detto?”
“Non lo so, non la trovo su internet. Ma cosa sta succedendo? Io ho solo risposto a un tipo su internet! Non ho fatto nient’altro! Perché mi sta succedendo questo?”
“Non lo so. So solo che a molti altri è capitata la stessa cosa.”
“Davvero? Non ho mai sentito nulla a riguardo.”
“Ti mando un link. C’è un forum in cui ne parlano.”
Arrivato a casa del mio amico ho aperto il link ed esplorato il forum che mi aveva menzionato.
Lì si parlava di persone che venivano torturate in modi indicibili, persone rapite e poi fatte a pezzi … creepypasta insomma. Non ci ho perso molto tempo, mi sono concentrato solo sulla questione dei black bot.
Gli anonimi che si parlavano tra di loro discutevano sull’intelligenza di queste nuove forme di IA, del fatto che potessero fare film e produrre musica, e del fatto che pian piano stavano diventando sempre più invadenti.
Ho letto una discussione interessante sulla loro provenienza. Qualcuno sosteneva di aver scoperto da dove arrivassero i recenti bot che avevano preso di mira i social network più utilizzati. Inizialmente sembravano arrivare da agenzie governative straniere, mascherate ovviamente.
Ma quello era solo un depistaggio. Seguendo il discorso fatto da quell’anonimo i governi c’entravano poco e niente con l’apparizione di tutti questi bot. Essi arrivavano da un’altra parte, da un sito nascosto e oscurato chiamato “Black Web”.
Il Black Web dovrebbe essere quel sito accessibile solamente dalle IA, e seguendo le teorie di tutti gli anonimi che ho letto il Black Web dovrebbe essere l’origine dei black bot.
Ne ho parlato col tipo su Reddit.
“Sì, lo conosco. Non si può accedere a quel sito.”
“È impossibile. Qualcuno deve esserci entrato. Ci deve essere un modo.”
“Certo. Tramite i bot. Anche tu puoi farlo.”
“Davvero?”
“Sì. Puoi creare una piccola IA, dopodiché devi caricarla su un sito aperto al pubblico. Quel sito si occuperà di trasferire la tua IA nel Black Web.”
“Io non ci capisco molto di queste cose, quindi non credo di poterlo fare.”
“Non devi. È inutile. Solo gli sviluppatori di IA lo fanno.”
“Perché?”
“Perché quando le IA escono dal Black Web lo fanno con delle modifiche al loro codice. Escono da lì come se si fossero evolute. Sono più complete e più efficienti.”
“Wow. È davvero possibile una cosa del genere?”
“All’inizio era solo una leggenda metropolitana. Nessuno ci credeva. Ora la gente inizia a crederci invece, e inizia a sfruttare questo Black Web per i suoi scopi.”
“Ma perché nessuno ne parla?”
“È ancora una cosa nuova questa. Forse tra qualche anno se ne parlerà di più.”
“Va bene. Ma quindi che dovrei fare ora? L’agenzia di cui mi hai parlato tu non la trovo! Non esiste!”
“Aspetta. Se riesco posso contattarla io.”
E così ho fatto. Ho aspettato.
Ma non dovevo farlo.

Stare col mio amico mi tranquillizava.
Abbiamo cenato insieme e siamo anche usciti quella sera, tornando un po’ tardi.
Lui era brillo, ma io non ho bevuto. L’ho lasciato in camera sua e mi sono messo nella cameretta degli ospiti, quella che mi ha concesso.
Lì ho svolto altre ricerche sul “Black Web”. Sui normali motori di ricerca mi uscivano fuori risposte relative al “Dark Web” però, che in effetti ha un nome simile. Dovevo necessariamente fare le ricerche utilizzando il link che mi aveva mandato il tipo di Reddit.
Come già detto in quel sito giravano parecchie creepypasta relative a rapimenti e torture, ma tornandoci ho notato che oltre alle storie giravano anche i video. Per poterli vedere dovevo essere un iscritto però, motivo per cui inizialmente li ho ignorati.
Preso dalla curiosità ho deciso di iscrivermi a quel sito. Non era necessaria neanche la mia email a quanto pare, quindi l’iscrizione sembrava sicura e priva di problemi oltreché veloce, e una volta divenuto membro del sito ho avuto accesso ai video.
Definirli horror è dire poco. Non fanno davvero paura, ma più che altro generano tristezza. Le persone intrappolate in quelle stanze buie e seviziate sembravano persone normali, comuni … persone con una famiglia, una speranza e un futuro, persone come me.
Ne ho visti solo due e poi non ho più retto. Sono andato prima a vomitare in bagno, e poi ho deciso di annullare l’iscrizione al sito cancellando il mio profilo.
Non sono uscito dal sito, e rimanendo lì ho scoperto molte cose.
C’è un luogo nel Dark Web chiamato “Teatro Nero”, e sembra che questi video provengano da lì. A quanto pare il Teatro Nero ha qualcosa a che fare con il Black Web, motivo per cui in molti sono interessati ai suoi contenuti orrorifici.
Inoltre mi pare di aver capito che le torture non sono fine a sé stesse. Servono infatti per portare avanti una serie di esperimenti umani finanziati tramite le criptovalute, e c’è chi pensa che tutti gli esperimenti stiano venendo portati avanti dalla stessa persona.
Il Teatro Nero è un sito difficile da individuare, e ancora più difficile è accedervi. Ma sono fortunato, perché nel forum aggiornano costantemente i vari link con cui è possibile accedervi, e così … spinto dalla curiosità, lo faccio.
Quel sito è … enorme. Molto semplice sia nella grafica che nella struttura, conosco siti porno con grafiche migliori, però è pregno di contenuti che si aggiornano ad ogni secondo: i commenti sotto ai video appaiono in tempo reale, le scritte cambiano in continuazione, e noto testi scritte in lingue straniere venire tradotti nella mia lingua davanti ai miei stessi occhi!
Nel sito non c’è solo violenza, non c’è solo sangue, c’è molto di più. Vedo video dedicati alla creazione di nuove incredibile tecnologie, leggo di documenti segreti appartenenti ad agenzie governative che vengono scambiati tranquillamente tra gli utenti, e infine trovo l’accesso al Black Web … il padre di tutti i black bot.
Non posso accedervi ovviamente, ma mi è concesso (sotto pagamento) il caricamento di un intelligenza artificiale al suo interno. Io ovviamente non potevo farlo, però ero lì e quindi ho continuato ad esplorare il sito fino a quando non l’ho visto.
Quel video.
Il video girato a casa mia quando io ero ubriaco.

“Qualcuno è stato a casa mia! Ne ho la prova!” scrivo a quello di Reddit quella stessa notte.
“Cosa? Davvero?”
“Sì! Mi hanno fatto un video! È su internet!”
“E tu l’hai visto?”
“Certo! L’hanno caricato su un sito strano. Si chiama “
“Si chiama?”
“ “ nel rileggere il messaggio però mi rendo conto di una cosa “No, aspetta … si chiama “
“Capisco.”
“Aspetta, c’è un problema, non mi scrive il nome del sito.”
“Non importa. So di che sito stai parlando.”
“Davvero?”
“Sì. E sono felice che tu lo abbia trovato. Sapevo che eri un tipo curioso.”
“In che senso?”
“Nel senso che è da un po’ che ti tengo d’occhio, Luca”
“Come sai il mio nome?”
“Per lo stesso motivo per cui conosco il tuo numero di telefono. E l’indirizzo da cui ora stai scrivendo i messaggi.”
“Cosa?”
“Ti sei chiesto il perché stia capitando tutto questo, giusto? La risposta è molto semplice, ma tu non la capiresti. Sappi solo che è direttamente correlata al tuo posto di lavoro.”
“Ma tu chi sei?”
“Sono l’amministratore del sito in cui hai ficcato il naso. Ma non ti sentire in colpa per quello. Tra poco ficcherai anche altre parti del tuo corpo lì dentro. Addio Luca. Faremo buon uso del tuo computer. E delle informazioni al suo interno.”
Una volta finito di leggere il messaggio scatto in piedi pronto a vestirmi per tornare subito a casa mia … e solo in questo momento mi rendo conto di una cosa.
Le luci della stanza sono spente.
È tutto, completamente, buio intorno a me.
Ero così concentrato sulla luce del telefono che non me ne sono accorto.
Solo di una cosa sono certo.
Le luci non le ho spente io.